Redazione/Imbemaster | L'Apposta del cuore |
La vera storia del Parco | Le vacanze degli imbecilli |
Mannis scrive una lettera, durante il lungo viaggio. "Cara Mara, para Sara", poi accartoccia il foglio perché non sa continuare. Il Kurta prende il foglio lo spiega e fa lo schema della vita: 72 movimenti diversi per arrivare ad un tiro da tre dopo avere fatto toccare il pallone da tutti e cinque i giocatori in campo, dai sette in panchina e da due operai dell'enel di passaggio che, non sapendo cosa fare, stanno cambiano le lampadine dell'addetto ai 30 secondi. Mannis osserva compiaciuto il lavoro del Kurta e stacca un biglietto da visita dal finestrino di destra che, irritato, gli rifila una schiaffo. Lo Zanda sta leggendo, La Zanda sta leggendo. Lo Zanda pensa, La Zanda pensa. Lo Zanda ha fame, La Zanda no. Mannis allora decide di graffiare un po il sedile su cui è seduto in piedi, il sedile non ci sta e lo fa cadere, allora lui prende un paio di forbici e comincia a tagliuzzare lo schema disegnato dal Kurta che irritato dalla cosa gli schiaccia un pisolino e tutti e due ridono di gusto. Lo Zanda sogna, La Zanda sogna. Lo Zanda sente, La Zanda sente. Lo Zanda ha sete, La Zanda no. Il pilota chiama un time out e tutti si ritrovano a passeggiare nel più vicino boschetto di betulle e poi nella noia di un assolata e deserta città a ferragosto e subito dopo nella Londra del diciannovesimo secolo. Il Kurta si accorge di essere seduto sul telecomando della televisione spaziale galleggiante allora mette il televideo e legge tutti i risultati della C2 di Calcio a cinque. Mannis sbadiglia e apre il portafoglio e... si accorge di averlo lasciato nella macchina del Kurta, strepita e allora Lo gli presta una tessera del Sindacato, La gli presta la foto di un amore, Ku una cerchia di amici, il pilota una pacca sulla schiena e Bill Gates un gatto siamese. Un altoatesino sta aspettando che qualcuno risponda dall'altro capo del telefono.
[Melaverde] ride, e ride di gusto. Ha appena superato un pedone che gli urla "Ti ripiglio" e allora gli fa il dito e il Gabibbo ride anche lui. Jim Morrison sta cantando "Raiders on the Storm", Janis Joplin "Summertime", Jimi Hendrix "Little Wing", Jerry Garcia "Friend of Devil", Jim Croce "I Got A Name" ma lo stanno facendo tutti assieme allora [Melaverde] chiede silenzio, nessuno lo caga, urla silenzio, nessuno lo caga, chiede scusa e tutti lo cagano. Cade il silenzio sulla decappottabile e il razzo da sopra butta sotto uno stacco di gamba e due maritozzi alla panna. Il Gabibbo li mangia e lo caga anche lui. La decappottabile sfreccia sulle strade della mente quando il pedone di prima li raggiunge alla prima salita e fa il dito a [melaverde] superandolo il quale, colpito nell'orgoglio, accelera e risupera il pedone che a sua volta si ferma e telefona ad un amico di Salerno che non sentiva da tempo. Il Gabibbo telefona a Diabolik che sta mangiando con Eva Kant e allora gli viene fame anche a lui e coglie un fiore che li sta superando e se lo pappa con goduria. Jerry Garcia gli passa una corda rotta della sua chitarra e allora lui si pappa anche quella. Il pedone intanto ha di nuovo raggiunto la decappottabile amaranto di [melaverde], la risupera e gli chiede se ha bisogno di una spinta, [melaverde] risponde che ha bisogno di una spina per la sua rosa rossa piena di livore per la notte passata a schiacciare le zanzare di zanzibar. Il Razzo è sempre dietro con Diabolik ed Eva Kant che si fanno un sonnellino dopo il lauto pasto e sognano di un grande prato verde dove sbocciano speranze. L'impiegato del catasto apre la portiera della sua bianchina, l'accende e parte verso casa.
Glunk si sente satollo, Smallino in pace con l'umanità, Jerry in pace con se stesso, Bicio in pace con la pallacanestro, Ezio in pace con i sensi. Glunk parla di colori, Smallino di saudate meridionale, Jerry dei fermenti lattici, Bicio dei significati della speranza di una notte passata a camminare a piedi nudi sulla riva di un mare di ovvietà, Ezio di Barbora Milova che ha conosciuto una sera al Susix ex Cral dei Ferrovieri. Si organizza un due ma Glunk ha sonno, Smallino fame, Jerry sete, Bicio gli scappa, Ezio sta organizzando una nuova riffa. Glunk chiama Smallino e parlano dei vecchi tempi. Jerry Chiama Bicio e parlano dei nuovi tempi. Ezio si chiama fuori e va a tampinare il pilota. Fuori dal razzo uno stormo di anatre plana verso la Plaza de Mar, il sole rosso illumina quello verde e in un turbinio di strani colori si scontrano due stelle che si parlano di quando il mare ha inondato la spiaggia di San Jose mietendo il grano che salvò i Cubani dalla carestia. Bicio chiama Smallino e parlano di lei. Jerry chiama Glunk e parlano del blocco al bloccante e dei pivot bassi, Ezio chiama una donna e gli risponde la segreteria telefonica e allora chiacchiera con essa. Fuori dal Razzo una luna sbarazzina fa capriole su un sole morente di un pianeta che si sta spegnendo al lume di una candela, il pappagallo dei fratelli Karamazov ha preso casa sul lato oscuro della strada. Mizzi ha sbagliato i conti ed ora si ritrova da sola a dover affrontare i desideri di Charles. Charles è un cane, Mizzi una gatta. Il bambino ascolta il mare nella conchiglia, il mare davanti a lui
La traversata a nuoto dell'oceano giallo di purea di patate è lunga se fatta da soli ma Paolo, L'arbitro, I 'Roncobilaccio Stars' e i 'Febbricitanti di Sasso Marconi' non sono soli, hanno con loro Striviglieri e Pirigozzi e Stefano e le fidanzate dei Fassinas li stanno raggiungendo. Non c'è fretta un alba e un tramonto sono uguali su un mare giallo, la nave li sta aspettando, tutte le luci accese e una a forma di racchetta da tennis che indica la strada al viandante. Ogni tanto si apre un finestra sul cortile e lascia intravedere le luci della ribalta. Maria ha raggiunto Michele. Michele ha sognato Maria. Maria ha lasciato Michele. Michele ha rotto con Maria. Michele e Maria non c'entrano nulla con questa storia e si ritirano in disparte. Striviglieri è bella, Pirigozzi pure. L'arbitro canta. Mario dei 'Roncobilaccio Stars' ci prova con Striviglieri che gli dice nuota e taci. Paolo parla con l'arbitro, l'arbitro parla con Pirigozzi che a sua volta flirta con Diego dei 'Frebbricitanti'. E' un orgia di non sensi su questo mare giallo. Stefano e le due fidanzate raggiungono il gruppo , li superano e arrivano alla nave prima di loro e scelgono i posti migliori per godersi lo spettacolo dei Gabbiani che planano sul Rio dei Misteri risolti. Il fiume di notte ha un colore che non c'è. E infatti ci si para davanti all'improvviso. Tutti ora sono sulla nave che spiegate le vele si appresta a spiegarci i nostri desideri. Un'anima pia sorride un po' più vicina, siamo noi che ci allontaniamo.
I Quattro Elefanti, nella loro cabina, si stanno rollando una canna mentre le Giraffe stanno giocando a chi ce l'ha più lungo... il collo. Guga sta facendo la conta per decidere chi tra lui, i due sindaci, Gerda e Miro, Mara, Cara, Tira, Sira dei 'Dimmi quando...' debba lavare i piatti. Sotto il ponte di Baracca c'è pierin che fa la cacca la fa dura dura dura il dottore la misura la misura trentatré è toccata proprio a te. Tocca a lui, mette il grembiule e comincia a lavare, montagne di piatti, bicchieri, posate persino una grattugia mai usata e un paio di guantoni da box usati da Marvin Hagler. La band comincia a suonare, ma è una band di strada e al chiuso suona malissimo. Due Elefanti litigano con due Giraffe ed è un putiferio assurdo, volano sputi, schiaffi, insulti, moine, cannoli alla siciliana e risotti allo champagne. Interviene Robino e racconta un aneddoto della sua millenaria vita, interviene Guga e racconta un aneddoto della sua ultracentenaria vita, interviene Mara dei 'Dimmi quando...' e non racconta nulla ma magicamente tutti smettono e rimettono in silenzio tutto quello che hanno mangiano la settimana prima ma poi buoni, buonini puliscono tutto e vanno nelle loro rispettive cabine a riposare. Il sindaco di Biassono fischietta 'It's a long, long way to tippery', quello di Macherio intona 'La marsigliese' e Gerda 'Les feuilles mortes'. Guga e Robino si toccano, non tra di loro, ma ognuno per conto suo. La Pilotina flirta con il Pilota e il Razzo vola silenzioso verso la sua destinazione fuori e un rosso tramonto che trasmuta in oro il cobalto e sentenzia la futilità della condizione umana, sopratutto la vostra. Il gondoliere è ormai nudo di fronte al mare. Il razzo è un puntino nell'infinito. Un francese beve una birra e canta 'Ne me quitte pas', un tedesco gli risponde 'Hast du etwas Zeit für mich Dann singe ich ein Lied für dich'
Mi sveglio ancora in testa
un motivetto che fa 'De do do do, de da da da Is all I want to say to you'.
Riguardo l'orologio sono solo le 3:35 la notte è piccola per noi,
troppo piccolina. Continuo a chiedermi cosa diavolo c'è a Kurokotiua?
Esplode un allarme in lontananza. Mi riaddormento.
ALL'INTERNO: | Flavio Tranquillo e l'imbetest |
C'era una volta | |
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