La Gazzetta degli Imbecilli
Anno 1  Numero 53  (66) 19/12/2001      REDAZIONE

TRE COSE OCCORRONO PER ESSERE FELICI: ESSERE IMBECILLI, ESSERE EGOISTI, AVERE UNA BUONA SALUTE. MA SE VI MANCA LA PRIMA E' TUTTO FINITO (GUSTAVE FLAUBERT)

Ezio da i voti di mezza stagione, partiranno le polemiche?
Io per il momento mi dissocio da quanto detto da Ezio a proposito della Di.po.
L'ultima Coppa Spengler?
28/12 ore 21 Playground Imbecille all'Iseo.

E' aperto a tutti, intervenite numerosi!
Centro Sportivo ISEO, Via Iseo 6. Zona Affori - Bruzzano: imbocco Milano - Meda; Uscita Autostrada: Cormano
Votate l'allenatore imbecille più bravo e quello più scarso


MOTIVAZIONI E MOTIVATORI.
Mi ricordo che durante un corso per venditori di enciclopedia porta a porta (ebbene si ho fatto anche questo) il capocorso parlò delle motivazioni di acquisto. Le motivazioni sono: Inedito, Lucro, Comodità, Affettività, Sicurezza, Orgoglio, e per ricordarle meglio ci propose l'acronimo "I L   C A S O" che a me ha sempre fatto riflettere sulla casualità del comportamento umano, infatti ho sempre considerato casuale il fatto che qualcuno comprasse o meno le enciclopedie che gli proponevo.
Passati gli anni ho provato ad applicare quegli insegnamenti nella vita corrente e ho scoperto che funzionava proprio così sia quando voglio acquistare qualcosa che quando voglio fare una qualsiasi scelta. Se si riesce ad individuare quali sono le motivazioni dominanti personali si riesce a vendere qualsiasi cosa. Questa è la ragione per cui, quasi tutti, abbiamo a casa nostra I QUINDICI.
Nella pallacanestro posso affermare che se riesco ad individuare quali sono le motivazioni predominanti del singolo giocatore ho già fatto metà del lavoro dell'allenatore.
INEDITO: Quelli che comprano sempre l'ultimo modello di telefonino anche se è passata una settimana dall'acquisto dell'ultimo. Portato all'allenamento cestistico potrete fargli fare qualsiasi cosa a patto che gli facciate credere che è l'ultima novità in fatto di training. Più seriamente non potete fargli fare sempre lo stesso esercizio ma dovrete variare, variare, variare.
LUCRO: Sto facendo un affare, per intenderci quelli che qualsiasi cosa comprano hanno fatto un affare e che chiedono sempre lo sconto, anche durante i saldi di fine stagione o che girano nove supermercati per trovare il prezzo più basso. Nella pallacanestro sono quelli che ogni secondo vi chiedono a cosa 'gli' serve quello che stanno facendo, diteglielo e fate balenare in lui/lei la possibilità di un guadagno certo, magari a lungo termine, ma certissimo.
COMODITA': Più mi è comoda questa cosa più e facile che me la compri. Sono quei/lle ragazzi/e che giocano da voi perché è vicino a casa. Mandateli via appena li trovate, sono dannosi e inutili soprattutto quando vi diranno che non vengono a giocare perché piove o perché il papà torna tardi e loro non possono fare i cento metri che li separano dalla palestra a piedi. Razionalizzate il loro lavoro tenendo conto della massima: "Date ad un pigro qualcosa da fare e troverà il modo più comodo per farlo".
AFFETTIVITA': I love. è quella motivazione senza la quale la fabbrica della 'Trudy' sarebbe fallita da lustri. Qui va fatto un distinguo tra maschietti e femminucce che vivono l'affettività in maniera, ovviamente, diversa. Per le femminucce dovrete essere: padri, amici, simpatiche canaglie, complici e pigmaglioni. Per i Maschietti dovrete essere: il  padre padrone o l'amico complice.  Forse sono le persone da cui otterrete di più in assoluto ma anche quelle che vi pianteranno il coltello addosso, magari non nella schiena, appena si sentiranno tradite. Coccolateli ma con fermezza.
SICUREZZA': Dormirete come nel sedile di dietro della macchina dei vostri genitori, e "zac" ti ho venduto l'antifurto. Sono quelli che comprano le VOLVO. Sono quei giocatori che si fasciano anche se devono fare stretching, che tra un'entrata ed un tiro faranno il secondo a patto che il loro difensore sia almeno ad otto metri, che passano la palla non appena gli arriva. Dategli dei punti di riferimento sicuri, teneteli per mano.
ORGOGLIO': Sono il più bravo e se per caso non lo sono lo diventerò. La pubblicità della Sector basa tutto su questo. Sono i giocatori forse più facili da allenare a patto che non ci scontriamo con loro altrimenti non sarà possibile smuoverli dalle loro posizioni e li abbiamo persi.

Chiaramente non è una sola la motivazione che spinge una persona ad agire ma sarà una combinazione delle stesse e il nostro compito sarà quello di trovarle nel singolo giocatore. Ovviamente le motivazioni di squadra saranno una media ponderata delle motivazioni dei singoli. E' inutile cambiare schema ad ogni allenamento se la vostra è una squadra che prevalentemente cerca sicurezza fatelo se, invece, è motivata dall'inedito; se avrete una squadra orgogliosa un bel pressing in difesa e giochi con forti responsabilità individuali in attacco saranno la manna una zonona bulgara, invece, per una squadra motivata dal lucro e così via.
Se scoprite una forte prevalenza in un senso vale la pena di lavorarci ma mettete in preventivo di perdere quelli che che non si ritrovano in quel tipo di motivazioni.
L'ideale sarebbe lavorare sempre individualmente avendo ben chiare in testa le spinte motivazionali di ognuno, per questo è fondamentale osservare i vostri giocatori: cosa dicono, cosa ascoltano, come vestono, cosa comprano avendo con loro un dialogo continuo, magari scrivendo sul vostro taccuino le osservazioni motivazionali che fate su ognuno ed adeguando i vostri interventi a quello che man mano scoprite.
E' inutile dire ad una persona essenzialmente 'COMODA': "fatti il culo", bisognerà dirgli: "se fai questo movimento in questo modo sarà più tutto più facile".
E' altresì inutile dire ad una squadra 'Dovete essere motivati', e come dire a qualcuno 'Devi essere alto'. Le motivazioni ci sono sempre si tratta di scoprirle per portare qualcuno a fare qualcosa in base a quello in cui crede, in cui ha fiducia e da cui si sente conquistato. Il motivatore saprà dire la cosa giusta al momento giusto perché conosce bene la persona o le persone che ha davanti. C'è chi ha questo come dote naturale e intuisce subito le spinte motivazionali di chi ha davanti e chi, invece, la deve acquisire con l'osservazione costante, lo studio, l'applicazione ed il ragionamento.
Dovrete, ovviamente, tenere conto anche delle vostre motivazioni nel momento in cui fate una squadra. E' molto pericoloso prendere giocatori che non soddisfano le vostre spinte motivazionali.

Non esistono squadre non motivate, siete voi che non avete scoperto quali sono le motivazioni che spingono la vostra squadra!

Marco Giunco


PENSIERINI SCIOLTI II.
Da piccolo mia zia disse, parlando con mia madre di affari domestici,  che suo figlio con la carta igienica ci si arrotolava completamente, questo per evidenziare il fatto che ne usava una quantità smodata. Beh io ancora adesso rido a crepapelle pensando a mio cugino arrotolato nella carta igienica. E' un pensierino buffo che magari ci farà riflettere sulle cazzate che diciamo ai più piccoli.

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