Anno 1 Numero 18 (29) 26/03/2001 | Arretrati |
Al caro amico Paolo Fax:
Se nonostante le carriere lavorative
più o meno fulgide, le famiglie più o meno luminose, gli
impegni più o meno pressanti;
Se nonostante le palestre
fredde d'inverno (il Conte Ugolino stava meglio) e torride d'estate (Capaneo
pure);
Se nonostante i risultati
più o meno validi, le stagioni vincenti, le promozioni e le retrocessioni,
gli interzona persi o le finali raggiunte;
Se nonostante i dirigenti
ignoranti (cestisticamente e non) i genitori invadenti ("I migliori giocatori
di basket sono quelli orfani" Nico Messina) le giocatrici egoiste, gli
arbitri arroganti, i tifosi beceri, i colleghi invidiosi;
Se nonostante per 9 anni tu
debba mangiare la pizza o sedere in trasferta lontano da tua moglie per
non destare invidie o fare differenze, anche se è la tua giocatrice
più cazziata da Te;
Se nonostante i contratti
"calcistici" si alcune società, Tu procuri addirittura lo sponsor
della squadra;
Se nonostante l'accortezza
e la meticolosità con la quale prepari tutti gli allenamenti e le
partite, Ti accusano di pressapochismo perchè non cambi i
giochi tutti gli anni o continui a chiamare la difesa due - tre "2";
Se nonostante tu sappia anche
il giorno del ciclo mestruale di tutte le tue giocatrici e tutti i problemi
loro, Ti vedano disinteressato dell'aspetto umano solo perchè non
vuoi cancellare gli allenamenti durante le vacanze di Natale;
Se i dirigenti si domandano
perchè Ti ostini a fare i fondamentali individuali offensivi e difensivi
alla squadra junior anzichè provare un nuovo gioco d'attacco e non
sempre "quel fex, flash, frex lì che non lo gioca più neanche
la Bulgaria";
Se Ti danno del "prevenuto"
perchè Ti lamenti con il Tuo playmaker (cocco del Presidente) che
ha perso nelle ultime tre partite 31 palloni (10,33 a partita);
Se nonostante tutto ciò
hai sempre voglia di metterti la tuta e di andare in palestra ad allenare
......allora, e solo allora,
potrai dirti allenatore.
P.S. Fino ad allenare è opera di Alessandro Motta, l'ultimo pezzettino l'ho aggiunto io perchè ... mi sembrava più carino. L'originale proseguiva così:
o sei veramente un IMBECILLE,
o la forza delle tue idee e convinzioni Ti pemette di superare tutte 'ste
stronzate e Ti consente di andare avanti con la testa alta.
Ricordati caro Paolo che "fa
più rumore un albero che cade nella notte che la foresta che
cresce piano piano tutti i giorni".
Chiedo scusa ad Alessandro per questa mia invadenza e prometto che non lo farò mai più.
Alessandro Motta. (altre
chicche nell'Apposta del 27/03/2001)
Carissimi imbecilli sentendo volteggiare al di sopra della mia testa stormi di ucccellacci mi sento in dovere di precisare che la mia panca non è in pericolo (quantomeno non più di qualunque altro allenatore) nonostante alcune elucubrazioni esposte sul nostro sito. Le critiche giuste e soprattutto ingiuste fanno parte del nostro mestiere e se vengono mosse da personaggi che noi riteniamo indegni possono solo essere il segnale della giustezza del nostro operare. Ringrazio ancora per l'opera di delazione Riccardo ma questa non ha portato elementi nuovi alla conoscenza che avevo del gradimento di alcuni sedicenti tifosi. Credo che la colonna infame debba essere debellata e l'opera di intelligence debba essere parte della strategia di guerra ma siamo sicuri di volere sapere tutto quello che ci viene detto alle spalle? Sappiamo già che solo per il fatto di operare delle scelte ci esponiamo al giudizio altrui, inoltre che ogni scarrafone è bello a mamma sua non è certamente una scoperta che ci possiamo attribuire se a questi due elementi uniamo l'ignoranza degli astanti il mix potrebbe essere esplosivo. Potrebbe perchè in realtà sappiamo che non è così, che dobbiamo fottercene di quello che gli altri pensano, se siamo inteligenti abbiamo tutto l'interesse di accettare suggerimenti e critiche ma non porta nulla il badare a chi ci insulta, dileggia e attacca strumentalmente. Domenica scorsa nel corso della partita con Rho ho operato scelte che non tutti hanno condiviso ma probabilmente io non avrei condiviso le loro di scelte se fossero stati al mio posto. C'è chi utilizza il refrain "l'allenatore è un perdente" oppure "perchè continua a fare giocare la squadra nello stesso modo da cinque anni" oppure "non riesce a motivare le giocatrici" oppure "urla troppo e le ragazze si sentono insicure" o il mitico "perchè se ne sta seduto e non tira fuori i coglioni". In realtà accuse facili, addirittura contraddittorie per chi pensa a torto o a ragione di avere elaborato e messo in pratica un progetto con una filosofia di gioco discutibile ma che cerca di fare divertire chi viene a vedere giocare la partita (non è stato il caso di domenica purtroppo e nell'intervallo la prima cosa che ho detto riguardava proprio questo) ma comunque legittime. I nemici devono essere messi in condizioni di non nuocere e penso che l'errore più grosso sia il credere di avere tutta la squadra dalla tua parte quando in realtà così non può essere, che i genitori siano tuoi alleati quando in realtà o sono gelosi del ruolo che hai nella vita delle loro bambine (se alleni nel giovanilei) o pretendono che un collettivo ruoti attorna all'unica stella della squadra (loro figlia) che non viene messa in condizione di brillare dall'allenatore.
Paolo Fassina (altre chicche nell'Apposta
del 27/03/2001)
Laggiù nel montana tra vacche e cow
boy c'è sempre qualcuno di troppo fra noi.............ilsole nel
cielo è una palla di fuoco.......sarà
mezzogiorno.....mezzogiorno di cuoco e quindi
vedendo Montana che stringo alè vengon tutti a mangiare con gringo
gringooooooo
Per gli amanti del super trash ho trovato
il testo integrale di uno dei caroselli di cui sopra:
Laggiù nel Montana
tra mandrie e cow-boys/c'è sempre qualcuno di troppo tra noi/Black
Jack va dicendo che troverà il modo/di farmi sembrare un bel colabrodo/però
se a provarci un bel dì lo costringo/vedremo chi cola, parola di
Gringo//Dal più antipatico dei suoi brutti grugni/m'ha fatto sfidare
a un
incontro di pugni/e per ricevuta quel grugno demente/con mezza percossa
rispedisco al mittente/ed ora a noi due sporco fiore del fingo/eh sarebbe
'del fango' ma è per far rima con Gringo//In piazza in attesa c'è
tutto il villaggio/la Dolly è tremante e le faccio coraggio/saliamo
sul ring ed inizia il gran ballo/ma Black ha per pugno un ferron di cavallo/così
che di un metro all'ingiù mi restringo/ma adesso gli faccio vedere
chi è Gringo//Lo invito alla carica lui parte in seconda/mi scanso
e le corde facendo da fionda/ti fanno volare quel grosso salame/a testa
all'ingiù in un bidon di catrame/così che ora sembra un nativo
del Chingo/ ehm Congo, mannaggia la rima
con Gringo//E adesso sial giunti alla resa dei conti/siam fermi di fronte
immobili e pronti/qualcuno di noi deve fare trasloco/sarà
mezzogiorno, mezzogiorno di cuoco/e vedendo la carne Montana che stringo/alé,
vengon tutti a mangiare con Gringo//Mangiate Montana, è carne
ben scelta, così, in gelatina, è pratica, svelta, il tipo
normale o esportazione, in casa, all'aperto, in ogni occasione. Così
nutriente, appetibile, sana, è carne ben scelta, è carne
Montana. Tratto da (Anima
Mia La nostra Memoria Bambina)
La Storia degli Imbecilli ovvero non si vive di solo pane ci sono anche le brioche (By Marco Giunco)
Gli Imbecilli di oggi e di ieri
LA COPPA SPENGLER (fasti, splendori e nefandezze)
La lega Cigno (imbecilli nel mondo)
La Riffa "Trash Basket 2000" (2 la vendetta)