La Gazzetta degli Imbecilli
Anno 0  Numero 4    Numero doppio Arretrati

La storia degli imbecilli (riceviamo e volentieri pubblichiamo)
 
Capitolo 1: Essere Imbecilli e andarne fieri.

La prima domanda che ci viene fatta è: come si fa a diventare imbecilli?
La risposta è semplicissima basta guardarsi intorno, osservare con cura il comportamento di quelli che ci circondano, accendere la televisione, spegnere la televisione, leggere un libro, rileggerlo, posarlo ed infine ritagliare da tutte le pagine dello stesso le parole che cominciano per 'C'. Fare il tutto in un'oziosa giornata di dicembre e solo perchè Mannis vi ha chiesto di prestargli quel Libro e voi gli avete risposto, 'Piuttosto me lo mangio'. Andate a dormire con aria soddisfatta tanto da sentirsi... Imbecilli.

Il primo requisito deve essere l'edonismo infantile più sfacciato. Ci si deve piacere qualsiasi cosa si faccia e se qualcuno per caso vi dice: "Ma cosa diavolo state facendo", voi gli dovete rispondere, "Perchè tu non lo fai?", e se l'altro vi guarda stupiti mentre state litigando con Mannis perchè vi ha rubato una figurina che avete quintupla dovete semplicemente rispondergli, "Cicca cicca bum bum", e poi strappare tutte e cinque le copie di quella figurina e anche quelle che avete attaccato sui due album che custodite gelosamente e poi non parlare più con Mannis per almeno 9 giornate lavorative , mentre Giunco , che nel frattempo ha raccolto la figu' che voi avete strappato e sta cercando di ricostruirla perchè a lui manca, vi dice "Crescere mai!", o qualcosa di simile.
In fin dei conti il comandamento principale di una delle religioni più diffuse del globo recita più o meno così: "...ama il prossimo tuo come te stesso". Di conseguenza voi siete a posto per metà, vi amate in maniera sfacciata. Condizione strettamente necessaria per amare il prossimo. Che poi voi il prossimo lo amiate solo ed esclusivamente quando ciò vi porta dei grossi vantaggi è un altro paio di maniche. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, ahia Ciccio piantala di tirare sassi!

Il secondo requisito è l'agonismo assoluto. Chi vi scrive quando gioca a rubamazzetto con il nipote di 5 anni bara spudoratamente perchè odia perdere. E se per caso perde è chiaro che lo ha fatto apposta per non turbare la crescita del nipote "...che ha già perso tante volte mica mi diventerà un perdente.".
E' ovvio che qualsiasi incontro tra due Imbecilli D.O.C. diventa uno scontro epocale. Si comincia a piangere e a campare scuse due mesi prima, e si smette solo un lustro dopo. Durante il confronto è lecito qualsiasi mezzuccio pur di vincere e se si perde è comunque colpa di chiunque altro tranne che voi. Se si vince si è bravi, se si perde la colpa è della squadra che manca di talento, chi l'allenava prima di voi non capiva niente, avete dovuto cominciare da zero, "...e poi il talento mica si inventa o c'è o non c'è, ma al ritorno, se gli arbitri arbitrano come dio comanda gliene do trenta, oppure perdo apposta solo per umiliarlo di più".
Se siete Mannis le scuse non servono, lo fate e basta "...e poi Romanato non c'era".
Se siete Ciccio avevate digerito male e comunque gli altri avrebbero fatto peggio.
Se siete Paolo "...oddio l'arbitro, a senso unico....però sono il più bello"
Se siete Giunco "...se cade un meteorite mi colpisce, ma quando allenerò una squadra di orfani, comunque le mie sono molto più carine"
Se siete Stefano "...le ho provate tutte, ma proprio tutte ma ho il consiglio di zona e devo andar via subito"
Se siete Mattia non vi capita perchè voi siete il Basket e comunque è colpa dell'allenatore e se allenate voi di quello avversario.
Se siete Barbieri "...sti dirigenti pezzi di m..., bastardi, rott..., cornuti, deficienti..."
Se siete Luisari è colpa di Giunco che porta sfiga
Se siete Gianluca Piccolo è colpa di Sanfilippo
Se siete Sanfilippo non è colpa di nessuno perchè lui è umile e mi trova squadra ogni anno.
Se siete De Tisi "...dove si va a mangiare"
Se siete Marco Mazza "Saluti da..."
Se siete Claudio Vignati prendete per il culo Paolo Fassina
Se siete Luigi Porta vi prendono per il culo gli altri
Se siete Ezio Parisato non allenate e vedete solo partite di Trash per cui perdete sempre
Se siete Paolo Zandalini non importa tanto voi non giocate per vincere ma per insegnare e poi siete il vice, ma quando andate a case e picchiate il primo bimbo che vi passa vicino.
Se siete Gianni non gioca mai nessuno e poi non allenate squadre di Basket (per fortuna)
Se siete Ambros "...Giunco non ti concentri, e poi con te non ci gioco, e non gioco con nessuno di voi"
Se siete Polipino (Pino Poli) "...due deficenti, due veri deficienti..."
Se siete il Kurta "...eppure l'avevo preparata così bene, Zanda è colpa tua"
Se siete Paolo Gavazzi non vi ricordate l'ultima volta che siete stati in panchina
Se siete Antonio De Bellis lo sapete da soli
Se siete il Paraguay "...dove diavolo siete"

Il terzo requisito è apparentemente il più ovvio, ma come tutte le cose ovvie è anche il più complesso da analizzare. Dovete essere Perversamente Imbecilli. Dovete esserlo dentro, nell'intimo, tanto da...
Esempio: Una ragazza moooolto carina vi chiede di uscire a bere qualcosa con lei e voi gli rispondete: "No stasera devo andare a vedere una partita di pallacanestro, magari un altro giorno". Giuro è successo veramente nel Gennaio del 1987, la partita era Villasanta - Usmate Juniores Femminile, all'epoca non avevo nessun interesse affettivo con nessuna giocatrice delle due squadre, e nulla dico nulla mi attirava più della ragazza in questione. Ovviamente quela ragazza non l'ho mai più rivista. Come definireste un comportamento del genere: IMBECILLE!
Altro esempio: conoscete una ragazza polacca in treno al ritorno da una gita all'estero. Passate uno stupendo viaggio, vi giurate di rivedervi successivamente, vi dimenticate di scambiarvi gli indirizzi e/o i numeri di telefono, passate mezza giornata in stazione centrale il giorno dopo perchè lei vi ha detto che forse all'indomani sarebbe partita per Bologna. IMBECILLE tenero ma sempre IMBECILLE!
Nei prossimi capitoli troverete altre decine di imbecillità del genere, ma non dovete farvi trarre in inganno. Non siete di fronte ad un gruppo di scemi. La loro è una scelta di vita, il privilegiare il futile all'utile, l'uovo oggi alla gallina domani, l'insensato al sensato. Siamo oltre 'La sindrome di Peter Pan', qui siamo alla Sindrome di Cicciobombo Cannoniere con tre buchi nel sedere e due buchi nella panza, Cicciobombo Sancho Panza.
Un noto neuropsichiatra infantile, di cui non posso fare il nome perchè non me lo ricordo, dopo avere vissuto una nostra partita di Malefix, ed ho scritto vissuto perchè ad una nostra partita di Malefix non si partecipava ma si viveva, mentre Barbieri mangiava Mannis ed era a sua volta mangiato da Ciccio che gli tirava addosso il birillo scatenando una rissa verbale di proporzioni bibliche, ammise che i dodici bambini con gravissime turbe che stava seguendo gli parevano assolutamente nella norma rispetto a noi, e subito dopo, parlando con Winner(Giorgio), confidava che avrebbe volentieri sposato una gemella siamese perchè così avrebbe potuto vivere la sua schizzofrenia senza conflitti tra le sue due personalità antagoniste.
La perversione della nostra imbecillità sta nel fatto che saremmo assolutamente normali se avessino 5 anni, forse un po' capricciosi ma come qualsiasi figlio unico, ma avendo, i più, superato i 40 anni. sembriamo, ovviamente, degli imbecilli.
E la cosa ilare, a noi e un po' meno per gli altri, è che ne siamo assolutamente fieri.

Marco Giunco

La Filosofia degli imbecilli (riceviamo e volentieri pubblichiamo)
 
La donna "imbecille"

Questa vuole essere la prima parte della trattazione del tema "donna" all’interno del "mondo imbecille, ci limiteremo per il momento alla definizione della "donna imbecille", mentre in seguito ci occuperemo della trattazione riguardante "le donne degli imbecilli", in modo da far risaltare le notevoli differenze in materia. Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: la "donna imbecille" non esiste. Il motivo è semplice: se esistesse, gli imbecilli non avrebbero ragion d’essere, in quanto la loro essenza è dovuta a quel senso di frustrazione, per non dire di angoscia derivante dall’assoluta impossibilità di stabilire legami duraturi e sensati con esponenti dell’altro sesso. Senza voler scimmiottare l’illustre re della psicanalisi, il grande Sigmund Freud, per il quale ogni comportamento umano è dettato da un impulso sessuale inconscio, tutti i comportamenti tipicamente "imbecilli" derivano da questa difficoltà di comunicazione con il sesso debole, definizione quanto mai inopportuna in questo caso. L’imbecille DOC trova nella sua filosofia di vita, nei suoi comportamenti più o meno stravaganti, quella compensazione al vuoto che deriva dalla mancanza di relazioni sentimentali cronica, che maschera un profondo senso di disadattamento, se non di invidia nei confronti degli altri , e lo porta spesso a mostrare il lato più cinico e meno socievole della sua personalità. La donna non ha per definizione questo problema di disadattamento, è lei quella che regge le fila al tavolo del gioco erotico-amoroso. La sua abilità nel ball handling umano è tale da far invidia agli Harlem Globetrotters, la saggezza popolare da sempre ha tramandato esempi proverbiali a proposito della forza trainante di filamenti organici femminili, e purtroppo l’imbecille vive con sofferenza questa sua sudditanza psicologica, e molte volte pur di apparire uguale alle persone cosiddette normali, scende a compromessi e rinnega la propria filosofia esistenziale, col risultato di snaturare completamente la propria personalità, di apparire diverso dal suo reale essere, finendo così per rinnegare sé stesso. E la cosa peggiore che una persona può fare è guardarsi allo specchio e fingere di essere un altro, e convincersi di ciò anche a dispetto dell’evidenza, calpestando cadaveri, i propri amici, in nome di presunti cambiamenti, di una maturità finalmente raggiunta, a parole, in nome di un illusoria condizione di possesso. Sì perché la donna non verrà mai posseduta, nel senso di acquistata (capio latino), sarà sempre lei a possedere, fino a che il giochino non l’avrà annoiata. La donna è pertanto la causa principale della mutevolezza del mondo e degli umori "imbecilli", il motore immobile di esso e dunque impossibilitata a essere interna a esso. La donna vede il "nostro" consesso intellettuale con ironico distacco, un buffo supermercato, per la verità di quart’ordine, dove andare ogni tanto a fare acquisti per togliersi da momentanei periodi di noia in maniera cinica e spietata, un pittoresco luna park che consente al gentil, ma dove, sesso di rilassarsi e ricaricare le batterie per palcoscenici edonisticamente più meritori.

"Alle donne non chieder niente, perché niente ti posson dare" (Rosalino Cellammare scimmiottando Danny O’Keefe che dice tutta un'altra cosa)
 

Abelardo Norchis


La Storia degli Imbecilli ovvero non si vive di solo pane ci sono anche le brioche (By Marco Giunco)

La Filosofia degli Imbecilli ovvero essere imbecilli: un motivo di orgoglio e vanto ed altre facezie (By Abelardo Norchis)

Gli Imbecilli di oggi e di ieri

La lega Ascot

La lega Cigno (imbecilli nel mondo)

La Riffa "Trash Basket 2000"